Publicato il 14/02/2025
L’apparente monotonia legata alla routine e agli spazi del quotidiano rende lo sguardo spento e concede al corpo solo una piccola àncora di tranquillità a cui aggrapparsi. Lei si adagia sul divano, unica fonte di sostegno. Si focalizza per un po’ su una copertina di un libro che evoca parte degli intenti che cela da sempre e che emergono per soffocare in un limbo di sterilità. Quel famoso “risveglio” si tinge di nuove sfumature: intraprendere la lettura di quel romanzo sembra l’unica soluzione per indagare sulle proprie emozioni e spingere l’inconscio su un vero paradiso di riscoperta.
Piano piano le singole frasi poste su carta divengono spunti su cui costruire sé stessa senza lasciare nulla al caso, privando la sua esistenza della medesima essenza del tedio, sostanza pura del suo passato. Vivere il presente pungola la sua creatività. La forza della riscoperta detronizza ogni dubbio e ogni lato oscuro dell’incertezza umana. La postura fissa il suo baricentro per mantenere fede a una promessa di amore nei confronti di un’anima in equilibrio e in continua evoluzione.
Lei si alza scalza e lascia cadere parte dei suoi abiti. Si dirige verso la stanza da letto in cui può abbandonare la maschera che non fa parte del suo modus vivendi. Lo sguardo è rivolto a una nuova dimensione tutta da esplorare. L’indugio non appartiene alla modernità.
Il letto accoglie la sua figura ormai priva degli abiti in cui non era più sé stessa: indossa, infatti, una vestaglia di pizzo che valorizza ogni parte del corpo. Il baby doll, di cui si intravede la parte superiore, è di seta e crea un connubio perfetto con le decolleté che sfiora, aspettando il momento giusto per indossarle.
Le gambe prendono il sopravvento e il movimento è fluido, quasi perfetto. La consapevolezza di un gesto quasi normale corona un iter complesso di riscoperta ed evoluzione. Le scarpe nere e lucide investono la figura senza oscurarne la bellezza. Non vi sono eccessi, solo virtuosismi seduttivi.
L’incanto delle opere d’arte è seguito da un silenzio paradisiaco, come nella posa in cui lei si scruta dal basso e vince le sue paure. Non deve dar voce al suo io, ma deve contemplarlo per esaltarlo e vestirlo di nuove sfumature.
Lo sguardo supera le barriere della timidezza iniziale e fa sì che anche il busto si elevi a tal punto da evadere dallo stesso spazio in cui è apparentemente recluso. Sono istanti delicati. Le gambe sono allineate, in una posa decisa e delicata. Stanno prendendo il sopravvento per dar forma a nuovi sogni dell’eros.
La vestaglia, ormai, non serve più. Lasciarla cadere è un grido di libertà. Scoprirsi per riscoprirsi, un gioco di parole che incarna una vittoria reale, una conquista senza pari. Il piacere della scoperta che resta il vero patrimonio dell’umanità. Le gambe sono simbolo di stabilità e perseveranza poiché conducono la donna ad affermare di essere pronta a vivere davvero la sua femminilità
L’indomabile sguardo che accompagna la mano sulla coscia. Ecco, questo è il fulcro del suo amato risveglio. Quel tocco così deciso riempie la scena e rende armonica la posa che perde la sua staticità. Il corpo abbandona le sue corazze e si lascia travolgere da nuovi stimoli seduttivi.
La tensione abbandona il corpo che si lascia andare sul letto. Nascono nuove geometrie e le gambe seguono una linea immaginaria in cui perdersi. Sembra che vogliano alzarsi e spiccare il volo per trovare una dimensione propria.
Il volteggio delle gambe è emblematico e seducente: prende vita un gioco di movimenti lenti, ma spettacolari. Il corpo si mantiene neutro e segue il flusso delle onde seduttive senza tempo. La logica abbandona la scena e tutto prende vita.
Il movimento rinasce anche dalla posa semplice, sul letto. Le gambe non hanno confini e ridisegnano gli orizzonti dell’eros. Le mani ferme sul corpo, ormai rilassato, non indugiano ed evidenziano i tratti di una donna sicura di sé. La testa inclinata in modo sublime e gli occhi rivolti verso un punto ben definito punzecchiano chi la osserva poiché i suoi pensieri non sono così scontati. La dimensione accattivante riecheggia in ogni angolo della figura.
Le gambe si intrecciano anche sul letto e le scarpe divengono la cornice di un nuovo presente dove si rinasce per splendere.
Il volto sorridente e rilassato accompagna con grande maestria il movimento impalpabile della figura. L’equilibrio non si cerca, ma si crea con consapevolezza. Le gambe sono in perfetta sintonia e aspirano a una nuova forma ammirazione e a un’estasi unica. Le scarpe sono un tassello di emancipazione per ampliare la visione di un sogno ad occhi aperti. La realtà ha superato le aspettative della fantasia. Non vi è una fase di perdizione poiché esistono barlumi di coscienza quasi silenti che accompagnano la donna nella sua introspezione.
Il presente si veste di nuovi colori e di nuove pose. La vocazione della seduzione è un tassello che predilige soprattutto cura ed equilibrio. La donna rilegge quel romanzo con nuovi occhi. Lo spunto per essere sé stessa è mutato senza forzature. Le gambe composte e fiere seguono la figura con un nuovo slancio. Con un pizzico di coraggio e con l’incanto dell’eros, la femminilità prende il sopravvento e rinasce, seguendo la sua natura.
Modella e Writer: Maria Gabriella Gallucci
Foto di GDS
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